La BPCO è una malattia cronica
La BPCO è caratterizzata da una ostruzione (un restringimento delle vie aeree), non reversibile o solo parzialmente reversibile.
È causata principalmente dal fumo di sigaretta (sia attivo che passivo) e/o dall’inalazione prolungata di gas e polveri irritanti.
Ha un inizio molto subdolo e progredisce lentamente.
I principali sintomi sono la tosse, il catarro (a torto ritenuti “normali” nei fumatori) e la mancanza di respiro.
La mancanza di respiro diventa più evidente, più manifesta, generalmente, quando il danno polmonare è già importante e la malattia è in fase avanzata. Questo accade in quanto il soggetto affetto da BPCO in maniera del tutto inconsapevole evita le attività che la scatenano (ad es. correre, salire le scale, camminare) e assume uno stile di vita sempre più sedentario. A sua volta questa progressiva riduzione dell’attività fisica comporta decondizionamento cardiocircolatorio, riduzione della forza e del trofismo muscolare e comparsa di dispnea per attività via via meno intense. Si instaura pertanto un vero e proprio circolo vizioso che porta all’insorgere della dispnea a livelli di lavoro sempre meno elevati. Alla mancanza di respiro spesso si associano stati di ansia e depressione, una facile stancabilità, un sonno meno ristoratore e una diminuzione dell’appetito con perdita di peso, in particolare di massa magra (muscoli). Inoltre per non scatenare questa spiacevole e angosciante sensazione “la mancanza di respiro” il soggetto riduce anche le occasioni per uscire di casa e le attività socializzanti.
Nei casi più avanzati di malattia la dispnea può manifestarsi anche per semplici attività della vita quotidiana, come vestirsi e lavarsi, o è presente anche a riposo.