Impariamo a conoscere

L'Asma

Una malattia eterogenea

Asma

L’asma è una malattia eterogenea dovuta a un’infiammazione cronica delle vie aeree.

L’asma provoca quindi difficoltà respiratorie che hanno un impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre. In caso di attacco acuto sono necessarie misure sanitarie urgenti e talvolta la crisi può essere fatale.

I sintomi più comuni sono:

  • Dispnea (con respiro sibillante)
  • Difficoltà a respirare
  • Senso di costrizione toracica
  • Tosse secca e insistente

I sintomi sono associati ad un’ostruzione del flusso d’aria, cioè a una difficoltà a espirare a causa di broncocostrizione (restringimento delle vie aeree). Questa ostruzione bronchiale è dovuta a un ispessimento della parete delle vie aeree e aumento del muco, provocati a loro volta dall’infiammazione cronica che sta alla base dell’asma(1).

Questi sintomi variano nel tempo e nell’intensità.

Inoltre vi è una limitazione al flusso di aria che il paziente riesce a espirare, perché l’espirazione è ostacolata dall’ispessimento delle pareti bronchiali e dalla presenza di muco nelle vie aeree a causa dell’infiammazione.

Le persone con asma presentano generalmente più di uno dei sintomi elencati, ma non necessariamente tutti insieme. Di solito i sintomi sono più gravi durante la notte o al risveglio, si acutizzano in caso di infezioni virali concomitanti e sono scatenati soprattutto da esercizio fisico, allergeni, aria fredda, anche eccessi di riso.

In presenza di tali sintomi è necessario allertarsi, sospettando la presenza di asma e rivolgendosi pertanto al medico per gli opportuni accertamenti e le eventuali terapie del caso.

I fattori che possono scatenare i sintomi dell’asma sono:

infezioni virali

delle vie respiratorie

Allergeni domestici

Fumo di tabacco

Esercizio fisico

Stress

Esterni o occupazionali

(acaro della polvere, pollini, sostanze irritanti)

Epidemiologia

L'asma è una patologia comune, che colpisce circa il 15-20% delle persone nei paesi sviluppati e circa il 2-4% nei paesi meno sviluppati. È significativamente più comune nei bambini.

Di tutti i casi di asma, circa il 66% viene diagnosticato prima dei 18 anni. Quasi il 50% dei bambini con asma ha una diminuzione della gravità dei sintomi o la loro scomparsa durante la prima età adulta[2].

Diagnosi

In caso di asma sospetto il medico si occuperà per prima cosa di effettuare l’anamnesi ponendo particolare attenzione ai sintomi che spesso sono tipici, ai fattori ambientali predisponenti, alla familiarità. Visitando il torace si può auscultare un murmure vescicolare ridotto, spesso associato a sibili espiratori e ronchi.

Le prove allergiche (test cutanei, PRIST e RAST test) aiutano a individuare i fattori allergenici responsabili.

La conferma diagnostica si ottiene dopo l’esecuzione delle prove di funzionalità respiratoria (PFR).

Le principali prove di funzionalità respiratoria sono:

Spirometria:

test necessario per verificare un’ostruzione bronchiale; se è presente l’ostruzione verrà eseguita una spirometria dopo test di reversibilità e la somministrazione di un farmaco in grado di dilatare i bronchi.

Misura del Picco di Flusso Espiratorio (PEF):

test di provocazione bronchiale con antigene specifico (per es. un allergene), o aspecifico (per es. metacolina) per verificare la variabilità dell’ostruzione e i fattori scatenati [3].

Come gestire l'Asma

Questa malattia non si può guarire, ma per fortuna può essere trattata e i pazienti possono tenerla sotto controllo riuscendo a vivere una vita normale.

Controllare l’asma significa ridurre il più possibile le crisi acute o attacchi, evitare fastidiosi sintomi diurni e notturni, ridurre il ricorso a farmaci per gli attacchi (farmaci al bisogno), riacquistare una funzionalità respiratoria normale o quasi, mantenere le normali attività quotidiane [1].
Al fine di raggiungere un buon controllo dell’asma è fondamentale la costituzione di un’alleanza terapeutica tra medico e paziente con strategie finalizzate ad ottenere una buona comunicazione, bidirezionale, tra medico e paziente.

I farmaci comunemente indicati per l’asma sono i corticosteroidi e i broncodilatatori a breve e lunga durata d’azione. Molto spesso la terapia asmatica prevede l’utilizzo di farmaci al bisogno (di solito i beta agonisti a breve durata d’azione) e i farmaci preventivi (di solito a dosi ridotte come corticosteroidi associati a beta agonisti a lunga durata d’azione).

Aderenza terapeutica

L’aderenza alla terapia farmacologica è responsabile del raggiungimento degli obiettivi terapeutici.
Molto spesso l’effetto dei farmaci non è immediato e i pazienti potrebbero abbandonare il trattamento.

Nell’asma la mancata aderenza si aggira intorno al 50-70%. Il risultato è che, inevitabilmente, i sintomi si ripresentano: si verificano crisi diurne, notturne e sotto sforzo, costringendo il paziente a ricorrere al farmaco broncodilatatore al bisogno.

In definitiva, con i farmaci che abbiamo oggi a disposizione, siamo in grado di controllare bene la patologia, ma è essenziale che il paziente ne sia conscio e assuma quei farmaci in modo regolare.

Purtroppo, alcuni studi hanno rilevato che circa il 50% degli adulti e dei bambini non assume adeguatamente i farmaci utili a controllare la malattia, per gran parte del periodo prescritto.

Per identificare una scarsa aderenza alla terapia, il medico potrà, per esempio, porre alcune domande mirate e controllare la data delle ultime prescrizioni.

Ma il metodo più efficace è comunque… il dialogo tra medico e paziente, per identificare insieme i fattori che possono ridurre l’aderenza e le conseguenti soluzioni pratiche.

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